Gambling

Il gambling tra i giovani

Da uno studio condotto su un campione di studenti dell’Università di Padova (Canale et al., 2012) è emerso che il 5,5% è un giocatore d’azzardo problematico e l’11,1% è a rischio
Questa percentuale è in linea con i dati di prevalenza presenti in studi internazionali su studenti del college, secondo cui la prevalenza di gioco problematico e a rischio è in media del 7.9%. 
Inoltre i risultati attestano una maggiore frequenza e problematicità del gioco d’azzardo nel campione maschile (10%), anche questo dato in accordo con la letteratura internazionale. Nello specifico i maschi a differenza delle femmine, oltre a riportare di giocare maggiormente soprattutto con una frequenza mensile e settimanale, presentano in misura maggiore un comportamento di gioco d'azzardo a rischio e problematico.
I dati a disposizione in merito alla diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia sono ancora limitati. Secondo un’indagine condotta dalla Società italiana d’intervento sulle patologie compulsive su 2800 studenti tra i 13 e i 21 anni, il 10% sono giocatori problematici e il 5% patologici, evidenziando come già nella fascia d’età adolescenziale e nella prima età adulta il fenomeno del gambling sia sempre più diffuso e parte della cultura giovanile. 
La prevalenza stimata di giocatori d’azzardo tra gli studenti universitari in Italia è passata dal 1999 al 2007 dal 5% all’8%; in questo target di popolazione il gioco d’azzardo patologico o problematico è associato a scarse performance accademiche, impulsività e coinvolgimento in altri comportamenti a rischio come il consumo di droghe e binge drinking.