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riducendo l'apporto di ossigeno alla coclea, un organo a forma di spirale nell'orecchio interno, il fumo può provocarne un danneggiamento che porta ad una moderata perdita dell'udito.
la nicotina contenuta nella sigaretta diminuisce la produzione di sostanze chimiche necessarie alla visione notturna ed aumenta il rischio di sviluppare cataratta e degenerazione maculare che possono entrambe portare a cecità.
i fumatori sono più soggetti all'insorgenza di gengiviti e infiammazioni che portano ad una maggiore mobilità dei denti e alla loro perdita in giovane età. Il fumo è inoltre responsabile dell'alito cattivo e dell'ingiallimento della dentizione. Inoltre ad ogni boccata si espone costantemente la cavità orale a sostanze cancerogene e tossiche che, danneggiando la mucosa interna della bocca, aumentano il rischio di sviluppare cancro alla bocca e alla gola.
il fumo è uno dei peggiori nemici della pelle: esso infatti produce radicali liberi e provoca una costrizione dei vasi sanguigni con conseguente minor apporto di sangue e ossigeno alla pelle che risulta quindi meno elastica, rugosa e secca, quasi “ingrigita”.
poiché il fumo ostacola la circolazione del sangue nei vasi, aumentando così la pressione arteriosa, il rischio di infarto è maggiore nei fumatori. Tale condizione è inoltre responsabile del declino mentale e dell'invecchiamento precoce della cute.
il fumo di sigaretta aumenta esponenzialmente rischio di contrarre malattie all'apparato respiratorio, in particolare di sviluppare un cancro ai polmoni mortale. Altrettanto frequenti nei fumatori sono altre malattie meno gravi, poiché più facilmente curabili se diagnosticate per tempo, come la bronchite (infiammazione delle vie respiratorie) e l'enfisema polmonare (una malattia che riduce la capacità respiratoria e porta, nei casi più gravi, all'insufficienza cardiaca).La probabilità di contrarre queste malattie è 20 volte superiore nei fumatori rispetto ai non fumatori. In Italia il fumo causa approssimativamente 40000 morti all'anno di cui 30000 sono dovute al cancro al polmone e le restanti 10000 sono attribuibili all'enfisema polmonare.
il fumo danneggia gravemente il DNA che fornisce istruzioni confuse alle cellule, le quali iniziano a crescere fuori controllo portando al cancro e a tumori (in particolare al polmone). Un terzo di tutti i tumori mortali a livello mondiale è causato dal fumo di tabacco.
lo stomaco dei fumatori appare ingrossato ma presenta una minor massa muscolare rispetto alla norma.I fumatori inoltre, anche se non fumano giornalmente, sono più sensibili all'insorgenza del diabete di tipo II, una patologia che può portare a cecità, malfunzionamento di cuore e reni e alla necessità di amputazione degli arti nei casi più gravi e che risulta per loro più difficile da controllare.
i fumatori hanno un elevato conteggio dei globuli bianchi, le cellule che proteggono il corpo dalle infezioni. Se tale condizione si mantiene nel tempo porta ad un aumento di patologie cardiovascolari. Le sostanze chimiche presenti nella sigaretta, come la nicotina e il catrame, riducono l'apporto di sostanze minerali e nutritive e di ossigeno in tutto il corpo a causa dell'inspessimento dei vasi sanguigni. Di conseguenza le ferite impiegano più tempo a guarire ed è maggiore il rischio di sviluppare infezioni e ulcere della pelle, ma anche di ammalarsi più frequentemente a causa dell'indebolimento generale del sistema immunitario.
quando si fuma, meno sangue ed ossigeno raggiungono i muscoli: il mantenimento e la costruzione di nuova massa muscolare sono dunque più difficili e si è più soggetti ad affaticamento precoce e dolori muscolari. Gli ingredienti contenuti nelle sigarette, inoltre, danneggiano il ciclo naturale delle ossa che si deteriorano più facilmente e fanno più fatica a ricostruirsi. Con il passare del tempo si incorre, quindi, in un assottigliamento del tessuto osseo e ad una perdita di densità che rendono le ossa più deboli e fragili e più soggette a fratture.
il tabagismo riduce anche la fertilità: nelle donne il fumo può causare disfunzioni alle Tube di Falloppio e danni agli ovuli, con conseguente riduzione della fertilità.
per chi fuma aumenta il rischio di tumore del collo della cervice uterina dal momento che si riducono le probabilità di guarigione spontanea dalle infezioni da HPV(papillomavirus umano) che portano allo sviluppo di tale malattia.
il fumo è un fattore di rischio, in particolare per le donne, anche per lo sviluppo dell'osteoporosi una malattia caratterizzata dalla riduzione della massa ossea e dalla distruzione del tessuto che la compone. Ad essa si associa quindi una maggiore tendenza alle fratture. La nicotina infatti restringe i vasi sanguigni attraverso i quali avviene il trasporto di sostanze nutritive alle ossa mentre le altre sostanze contenute nel tabacco accelerano la distruzione del tessuto osseo.
le fumatrici, a causa del calo di estrogeni dovuto al fumo, sono maggiormente esposte ai disturbi del ciclo mestruale e rischiano una menopausa anticipata.
il fumo aumenta il rischio di trombosi (formazione di un 'grumo' di sangue che va ad ostruire le vene), di infarto cardiaco e di ictus, collegati all'assunzione della pillola anticoncezionale.
la nicotina e il monossido di carbonio provocano una diminuzione dell'apporto di sangue e di ossigeno all'utero e alla placenta per cui il nascituro riceverà meno sostanze nutritive necessarie allo sviluppo. Questo può portare a: maggior rischio di incorrere in un aborto spontaneo, basso peso del bambino alla nascita, una minore circonferenza cranica, la presenza di malattie croniche a carico delle vie respiratorie come asma, otite ed una maggiore predisposizione alle allergie.